IL GRANDE VOLO
Alla Coppa del Mondo della Pasticceria di Lione l'Italia è giunta terza.
Qui la cronaca dell'ambito riconoscimento.

La prima tornata della competizione, avvenuta domenica 21 gennaio, ha visto subito all'opera gli italiani - accanto alle équipe di Canada, Svizzera, Grecia, Australia, Paesi Bassi, Messico e Colombia che hanno preso posto nel box n. 6, loro assegnato alle 6.10 di mattina, per lavorare concentrati ed attenti sino al pomeriggio inoltrato. Una performance impegnativa e difficile che ha messo a dura prova i concorrenti, i quali hanno dato fondo alle loro energie e cercato di esprimere ai massimi livelli quanto appreso e maturato nel corso degli anni di lavoro ed affinato in sede di preparazione antecedente la gara. Il programma previsto era ben preciso: "Avevamo studiato tutto nei minimi particolari in base alle dimensioni effettive della nostra postazione di lavoro" ricorda Leonardo Di Carlo "a livello sia di tempi che di fasi di lavorazione". Molto accurati sono stati i calcoli eseguiti per realizzare in modo ottimale i singoli pezzi richiesti dal regolamento, ovvero gli entremet al cioccolato a base di Grand crus Valrhona per Otto persone (uno per la valutazione estetica e due per la degustazione da parte della giuria, da suddividere in porzioni singole di 75-125 g), da presentare su supporto di cm 60x40 in zucchero (di cui 2/3 in zucchero con cottura); gli entremet gelato alla frutta con camicia di sorbetto (uno per la valutazione estetica e due per la degustazione, in porzioni da 100-140 g), da proporre con un assortimento di petits fours secchi, su scultura artistica in ghiaccio idrico; i dessert al piatto, tipici della nazione di provenienza della squadra, a base di prodotti originari, di cui uno da abbinare al supporto di presentazione per buffet, tutto in cioccolato, e gli altri per i membri della giuria.


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