REPUBBLICA DOMINICANA
Gastronomia

Chococlub collabora con l'ufficio del turismo della Repubblica Dominicana
e ha l'onore di presentare questo splendido Paese.


 

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La Repubblica Dominicana è ricca di invitanti e confortevoli ristoranti, con piatti preparati pressoché ovunque da chef competenti, in grado di soddisfare i palati più esigenti e serviti da uno staff altamente professionale.
Tutti gli alberghi offrono ricchi menù internazionali, con le rispettive specialità, lasciando al cliente la possibilità di scegliere tra cucina italiana, araba, argentina, francese, mediterranea, messicana, orientale e tedesca, ma soprattutto con la possibilità di provare una delle numerose prelibatezze della ricca cucina locale. Generalmente nei ristoranti della Repubblica Dominicana è possibile pagare con le più importanti carte di credito internazionali.

Mance.

Per legge, in qualsiasi locale al conto viene aggiunto l' 16% d'imposta di vendita (ITBIS) e il 10% per il servizio. Se il servizio è stato particolarmente curato o in caso di un servizio speciale è sempre possibile lasciare una mancia ancora più sostanziosa.

Specialità creole e cucina regionale

La cucina creola è particolarmente ricca e variegata. Il piatto più famoso è probabilmente la bandera (la bandiera), composto da riso, fagioli (bianchi, rossi o neri), carne, verdura, con l'aggiunta di banane verdi mature o fritos verdes, che non sono altro che un tipo di banane verdi fritte in un modo del tutto "speciale". Il sancocho dominicano deriva dal cocido, prelibatezza spagnola simile allo stufato, e viene preparato in un modo del tutto originale e diverso nelle varie province del Paese. È assolutamente vietato lasciare l'isola senza aver assaggiato il sancocho prieto alle sette carni, una vera delizia che ha guadagnato il rispetto internazionale.

Avendo tempo a disposizione, è una buona idea assaggiare prelibatezze della cucina regionale, che si possono provare solo nella Repubblica Dominicana, in occasioni particolari. Tra queste il pescado con coco, piatto tipico della zona di Samanà, il chivo de Azua e il chivo lineario de Montecristi, specialità che hanno un sapore assolutamente squisito e del tutto unico, dovuto all'alimentazione quotidiana della capra composta in prevalenza da origano silvestre, che aromatizza continuamente la carne finché l'animale non viene ucciso.
Altra deliziosa specialità è il puerco en puya, pasteles en puya (pasticcio di carne servito in foglie), i chicharrones de pollo, bocconi di pollo fritti con molto olio.
Tutti questi e molti altri piatti, come ad esempio le banane verdi, la yuca mofongos e la famosa zuppa che "resuscita i morti", si possono essere savoured nel ristorante "D'Luis
Parrillada", per un gastronomia autentico Dominicana. '
Eredità gastronomica tramandata dai cocolos, gli abitanti delle isole Sopravvento e Sottovento emigrati nell'isola, i biscotti Jhonny Cakes e il mangù sono ormai entrati stabilmente a far parte della dieta quotidiana creola.
Per poter assaggiare questi biscotti di farina, è possibile chiedere a una friturera, come vengono chiamate le donne che vendono cibi fritti in spiaggia, una yaniqueque, pronuncia spagnola del nome originale inglese. Il mangù, invece, è una soffice purea preparata con banane verdi bollite, ed è già ormai parte integrante della colazione creola, servita nella maggior parte degli alberghi dell'isola; tra l'altro è un vero toccasana per la "maledizione del turista" (diarrea), che viene anche simpaticamente chiamata con il nome di "maledizione di Caonabo".
Il casabe (pane di manioca piatto di forma rotonda) e le catibìas (frittura con farina di manioca guarnita di carne) sono gli unici piatti della cucina dei taino che si sono conservati nella dieta dominicana e che saranno particolarmente apprezzati dai naturisti alla luce dell'alto contenuto di fibre vegetali e del basso contenuto (0,35%) di grassi per ogni fetta di pane di manioca. La manioca, inoltre, difficilmente va a male, ed è possibile comprarla in quasi tutti i colmados (alimentari) e nei supermercati dell'isola. Nel Palazzo Nazionale, negli alberghi e nei ristoranti che preparano cucina creola, il pane di manioca viene servito condito, in sostituzione del pane normale.

II locrìo dominicano

Questo piatto creolo a base di riso è figlio "minore" della famosa paella valenciana (per i pochi che ancora non lo conoscessero, questo famosissimo piatto spagnolo, originario di Valencia, è a base di riso con aggiunta di carne, pesce, frutti di mare e verdura). La tradizione vuole che le signore spagnole, giunte sull'isola ai tempi della Scoperta del Nuovo Mondo e non avendo modo di reperire gli ingredienti necessari per preparare la ricetta spagnola, inventarono una versione "creola" della paella, utilizzando quanto avevano a disposizione sull'isola. In questo modo, sostituirono lo zafferano con l'anatto e lasciarono spazio alla loro immaginazione, dando vita a una ricetta, da cui nacque in seguito il delizioso locrìo dominicano. Nella Repubblica Dominicana il locrìo viene preparato con una gran varietà di ingredienti, rendendolo il piatto più versatile della cucina creola e dando la possibilità a chiunque di creare, da un pugno di riso e quanto si trovi a portata di mano, un piatto squisito, ideale da offrire agli ospiti.