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"IMPOSSIBILE? NO, CIOCCOLATO!"

Chissà quante volte lo avete fumato, e senza neanche saperlo: potrà sembrarvi strano, ma sto parlando... del cacao! E' noto a pochi, infatti, che il cacao figura tra gli additivi usati nella preparazione di alcune sigarette. Lo scopo è quello di arricchire e rendere più gradevole il loro bouquet aromatico, e viene usato soprattutto per le sigarette indirizzate al mercato dei giovani.
Questa è solo una delle molte notizie strane o curiose che appartengono al vasto mondo del cioccolato e del cacao; notizie che, per la maggior parte, sono sconosciute ai più, appassionati di cioccolato inclusi. E con queste righe voglio cercare proprio di soddisfare la curiosità di cioccofili e non, raccontandovi alcune stranezze e fatti particolari riguardanti il "cibo degli dei".
Cominciamo allora con alcuni numeri da Guinness dei Primati. Ad esempio, qual'è la tavoletta più grande che abbiate mai visto? Se eravate presenti alla manifestazione Eurochocolate svoltasi a Torino nel 2000, avreste visto una tavoletta che misurava 3 x 1,39 m.; era stata realizzata con 1500 kg. di cioccolato e 500 kg. di nocciole (come è buona tradizione nella cioccolateria piemontese), ed aveva quindi un peso complessivo di 2 tonnellate!
Ben più grande però era l'uovo di cioccolato presentato all'Eurochocolate di Roma nel 2002: 6 m. di altezza, e 3,88 di larghezza, per un peso complessivo di 7 tonnellate! (chissà la sorpresa...) Anche il cioccolatino realizzato di recente dalla Hershey, una grande ditta americana, ha dei buoni numeri: si tratta di un "bacio" (il "kiss" della Hershey, che nulla ha a che vedere col Bacio Perugina) di 3 tonnellate, alto 2 metri.
Nel 1991 fu invece realizzato a Barcellona un modellino in cioccolato di una tradizionale imbarcazione spagnola, della lunghezza di ben 13 m. e del peso di 4 tonnellate; qualche dubbio forse sulle sue capacità di galleggiamento...
Ma anche la cioccolata in tazza vanta un suo primato, stabilito vicino Brescia nel 1991, quando venne preparata una tazza di cioccolata da 500 litri! Da questa vennero poi ricavate 5000 porzioni, vendute per raccogliere fondi a favore dell'Avis-Aido.
Lasciamo i numeri da record, ed entriamo nell'ambito del costume popolare raccontando di una curiosa usanza che mette in relazione il cioccolato con qualcosa di insospettabile: i cimiteri. E' facile immaginare che nelle zone più rurali della Cina non sia facile trovare decorazioni che possano essere utilizzate dalla popolazione locale per ornare le tombe dei loro cari, come invece è costume talvolta da quelle parti. Più facile invece è trovare i Ferrero Rocher, anche in quei luoghi lontani; e allora, perché non utilizzare quelle "palline dorate" per decorare le tombe? E' la vecchia arte di arrangiarsi con ciò che è disponibile.

articolo di Roberto Caraceni tratto dal sito www.vitadasingle.net
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