INSTAGRAM e... #ChocoInfluencer

Instagram è il più "potente" tra i social.
Continua a rivelarsi il miglior "EcoSistema" per fare business nella nostra epoca.
E’ il social che CONVERTE (ossia fa passare da utente a clinete il maggior numero di persone) di più tra tutti i sistemi Web al momento quindi, a livello aziendale, è il miglior LUOGO dove lavorare per fare business e vendere prodotti.
Una delle sue particolarità alla quale non ci si presta molta attenzione ma che forse è anche uno dei motivi del clamoroso successo è il fatto che "esprime praticamente solo messaggi positivi".
Basti pensare a Facebook, Twitter o altri social... invasi da post e gruppi che presentano notizie negative, brutture, violenze...
Ecco... è molto raro trovare questo in Instagram perchè per la maggior parte è formato da profili "personali" e quindi, perchè mai si dovrebbe parlar male o postare brutte foto sul proprio profilo.
Anche per questo fattore è emerso da importanti studi che le Ditte trovino un miglior terreno per impiantare le proprie attività e sviluppare il proprio business.

E questo apre un altro discorso: LAVORO.

Si, in questo periodo di crisi... Instagram stà dando la possibilità a chi ne sa usufruire di crearsi nuove opportunità di lavoro.

Per le ditte offre un enorme pubblico che potenzialemente è tutto suo cliente e stiamo parlando di oltre 1.000.000.000 un miliardo di persone!!!
Per i privati invece, si apre la possibilità di crearsi il lavoro vestendo i panni dell'Influencer.

Ma chi è l'influencer?
E' colui che ha il potere di veicolare le decisioni di acquisto di altre persone grazie alla sua autorevolezza, conoscenza, relazione con il suo pubblico.

quindi, in pratica... chiunque di noi è un influencer, piccolo o grande che sia. Chiunque lo è stato, lo è e lo sarà. Chi non ha mai suggerito un locale ad un amico o un tipo di cioccolato da provare a qualcun altro?
Visto? chiunque è influencer.

Chiaramente ci sono quelli che con il loro "potere mediatico" riescono ad influenzare migliaia di persone ed altri solo poche decine.

In gergo tecnico, ed in particolare nel mondo social, si dividono infatti gli influencer in alcune tipologie:

  • NANO-Influencer (coloro che hanno da 1.000 a 10.000 followers)
  • MICRO-Influencer (coloro che hanno da 10.000 a 100.000 followers)
  • INFLUENCER (coloro che hanno da 100.000 a 500.000 followers)
  • MEGA-Influencer (coloro che hanno oltre 500.000 followers)

La particolarità è che da qualche mese, stiamo assistendo ad un cambiamento dell'appeal dell'influnecer sul mercato.
Infatti, se fino a poco tempo fa la facevano da padroni i mega profili con centinaia di migliaia di followers, da qualche tempo stiamo assistendo alla nascita di tantissimi profili minori che però propongono prodotti diventando testimonial per diverse aziende. Sono i micro influencer che non sono pagati molto, talvolta nulla e per la maggior parte ottengono solo in cambio il prodotto stesso da promozionare ma... stà nascendo questa nuova figura. Da qualche parte si dovrà pur partire no?

Le aziende sono sempre più propense nel lavorare con diversi piccoli Influencer rispetto ad operare con pochi o uno solo molto grande.
Perchè?
Per due ordine di ragioni:
La prima economica. I grandi influencer sono molto onerosi: si parla di migliaia di euro per ogni post che inseriscono nel proprio profilo o programmati in quello della ditta.
La seconda per il cosidetto "engangement" ossia il rapporto tra "reazioni" vere (ossia likes e commenti) e numero di followers.
I "big" solitamente si aggirano ad una percentuale che si assesta intorno a 1% o meno (il più delle volte).
I piccoli invece arrivano sempre a superare il 3%.

Certo, in valore assoluto il Big arriva a fare numeri sempre molto molto più grandi ma... in ogni caso sembra che il mercato vada a preferire tanti piccoli influencer anche perchè è molto più facile creare la geolocalizzazione dell'operazione ossia si riesce con maggior facilità ad operare in un territorio più utile per la ditta.

Facile da intendere perchè una pasticceria di Roma non avrebbe molto interesse a ricevere "attenzione" da un pubblico "mondiale", ma nemmeno di Milano!!! a meno che non pensi di fare e-commerce e che abbia prodotti "spedibili". quindi... perchè dovrebbe investire anche solo 500 euro per un post da 10.000 likes quando questi sarebbero dati da persone lontane e persino dall'estero? e la sua redemption sarebbe di 0.8% ossia 80 interessati reali (costo contatto 500/80=6.5 euro cad).
Sarebbe molto più logico investire 200 euro spedendo a 10 micro influencer il prodotto con un costo di 20 euro cad. Anche se ciascuno gli portasse solo 3-400 likes, in totale sarebbero 3-4.000 ma con una redemption del 3% ossia 160 !!! il doppio e con meno della metà della spesa.
Oltretutto con un pubblico ben profilato sul suo territorio e quindi con maggior possibilità che gli resterà cliente fedele.

Tutto questo per dire che... il futuro è dei micro influencer.

Ma... a patto che siano anche preparati e che non "sparino nel mucchio".
Un cioccolatiere avrà certamente più interesse a farsi promozionare da una persona che conosce il settore, il prodotto rispetto ad una persona qualsiasi che magari non è nemmeno appassionata di cioccolato ma che lo presenta ai propri followers come potrebbe fare con una crema di bellezza o con altri oggetti qualsiasi.

Perchè dico questo?
Perchè è necessario che, oltre avere un buon numero di followers, si abbia anche una seppur minima conoscenza del settore: nel nostro caso il cacao ed il cioccolato.

E qui entra in gioco CHOCOCLUB che da venti anni organizza degustazioni guidate e corsi per degustatori.

Per chi vuole diventare ChocoInfluencer è necessario quindi conoscere entrambi i settori:
- il SOCIAL
- il CIOCCOLATO

Per questo Chococlub ha messo a punto un corso particolare che prepara sia all'argomento cioccolato (esploranto i settori Cacao, Cioccolato, Tecniche degustative, Analisi sensoriale) ma che prepara anche praticamente nella parte tecnologica all'utilizzo del social Instagram perchè non basta avere un account ed un buon smartphone per diventare Influencer... occorre tecnica. Bisogna conoscere cosa si può fare e cosa è meglio di no. Le app utili e funzionali ed i trucchetti del mestiere.

Unendo queste due competenze (saper usare il social e conoscere il settore cioccolato) si potranno fare post migliori, più genuini ed accattivanti per il pubblico e crescere in questo settore facendosi "un nome".
In tal modo gli artigiani prima e le ditte del settore poi saranno certamente interessati a lavorare con questi nuovi profili lavorativi.

Allora...

cosa aspetti?
La strada del ChocoInfluencer è qui a tua disposizione.

Contattaci subito!

a presto

Davide Ferrero
(Presidente Chococlub)

 


www.chococlub.com
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+39 339.4005207