Monforte d'Alba

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Regione: Piemonte
Provincia: Cuneo
Altitudine: 530 metri s.l.m.
Abitanti: 1.968
Patrono: Madonna della neve
Festa patronale: 5 agosto
Mercato: Lunedì
 
Descrizione
Monforte si trova a 528 metri s.l.m. arroccato su bricchi di vigneti nella ricca e fertile Langa del Barolo.
Da Bonifacio, marchese di Cortemilia, castello e paese passarono ai Del Carretto nel 1218; conteso da Alba e Asti, il borgo, assediato da Carlo dAngiò nel 1254, finì ai De Brayda nel 1266 e occupato dai Visconti nel 1348.
Assalito, distrutto, riattato per oltre tre secoli dalla rissosa nobiltà del tempo, il castello ebbe una profonda trasformazione nel 1706; giunse nel dominio di Carlo Emanuele III, duca sabaudo neI 1733 e, per matrimoni ed eredità, passò in feudo al marchese Alberto Scarampi che nel 1869 gli conferì l'aspetto attuale di nobile dimora signorile.
Monforte fu tra i primi a comprendere, fra tutti i comuni delle Langhe, l'importanza del turismo gastronomi co e l'opera di Felicin, ristoratore lungimirante, rese celebre il paese nella gastronomia italiana sin dagli anni 60. Innumerevoli le cantine. In questa zona si producono Barolo, Dolcetto, Nebbiolo, Barbera.
Da Visitare
Nell'attuale centro è sorta, verso gli "anni venti", la nuova chiesa in stile gotico su disegno dell'architetto Giuseppe Gallo. Antico comune ed ora frazione di Monforte, Perno è situato sul fianco di un poggio inciso alla base della valletta del rio segnato sulla carta con lo stesso nome del paese.
Su di una collina che lo fronteggia, la bella abside romanica di una cappella non più officiata, avanzo della antica pieve di Santo Stefano del secolo XI, indica il luogo dove sorse un tempo il borgo, raso al suolo, pare, dai catari di Monforte per vendetta contro gli abitanti che non avevano voluto abbracciare l'eresia.
Feudo nel XIII secolo dei Corradenghi, poi degli albesi Dosio, dei Prato, dei Falletti, dei Marchesi di Finale ed infine dei Dal Pozzo principi della Cisterna, Perno fornì pure il predicato nobiliare, di puro titolo, a Natale Aghemo, cugino e uomo di fiducia della "Bela Rosin".
Piatti e Prodotti Tipici

Produzioni alimentari
tartufo, conserve, frutta. Piatti tipici: fritto misto.

Produzione di vini
Un'altra polemica che ha infiammato il mondo del Barolo è quella che ha visto contrapposti i sostenitori del Barolo ottenuto dall'assemblaggio di diversi vigneti e i sostenitori del Barolo ottenuto invece da un singolo cru. Se infatti fino all'inizio degli anni Sessanta era la prima scuola a dominare, negli anni successivi, e in particolare negli ultimi due decenni, si è assistito a una drastica inversione di tendenza e al progressivo affermarsi dei Barolo da cru, tanto che oggi questi vini rappresentano la vera e propria punta di diamante di ogni cantina. Ma se questa tendenza ha portato con sé un'utile e indiscutibile valorizzazione del territorio, dall'altro lato, in assenza di regole precise, ha portato anche a una situazione di quasi completa anarchia. Inoltre, bicchiere alla mano, non credo che questo successo comporti necessariamente la superiorità di una scuola sull'altra. Il Barolo da singolo vigneto infatti è un'esaltazione del territorio e nelle grandi annate può dare sensazioni davvero irripetibili, ma è anche vero che il Barolo da assemblaggio è l'esaltazione dell'interazione tra uomo e vigneto e questo, soprattutto nelle annate meno favorevoli, permette di ottenere risultati difficilmente raggiungibili con uve di un singolo vigneto. Quanto infine al carattere del Barolo di Monforte d'Alba, visto che di questo comune in fondo stiamo parlando (e che oltretutto è, insieme a La Morta, quello con la più alta densità di bravi produttori), possiamo dire che rappresenta una via di mezzo tra il Barolo di Castiglione Falletto e quello di Serralunga, anche se per la verità, l'ampio ventaglio di terreni, esposizioni e quote altimetriche fa sì che gli stili varino anche in modo considerevole.
Vedi anche i comuni di: Barolo, Castiglione Falletto, Cherasco, Diano d'Alba, Grinzane Cavour, La Morta, Novello, Roddi, Serralunga d'Alba, Verduno.


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