Castellinaldo

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Regione: Piemonte
Provincia: Cuneo
Altitudine: 300 metri s.l.m.
Abitanti: 814
Patrono: San Dalmazzo


 
Descrizione
Castellinaldo si trova a 285 metri s.l.m. ed é posto sul culmine di una collina in gara con quelle di Vezza, di Castagnito, di Magliano Alfieri e fu già un grosso borgo sulla strada militare romana, la via Fulvia, che collegava Valenza ed Asti con Pollentia. Un diploma imperiale di Arrigo I dell'anno 1014 a favore dell'Abbazia di San Benigno di Fruttuaria, conferma al monastero canavesano il possesso di Castellinaldo, citato come "Castrum Aynaldi", perché infeudato alla nobile famiglia degli Eginardi, o Einaldio Ainaldi. Estinta questa famiglia il castello passò ai Malabaila di Asti, poi a Damiani del Carretto, ehe lo tennero con il titolo di contea ed infme i marchesi Faussone di Clavesana.
Da Visitare
Il castello, costruzione in gran parte del Cinquecento che conserva all'interno affreschi di Rodolfo Morgari. A lato del castello la cappella gentilizia di San Pietro ove vi é custodito il bastone di San Carlo Borromeo. Dedicata a San Dalmazzo, la chiesa parrocchiale poco conserva di quando fu officiata dai monaci di Fruttuaria; buoni affreschi del tardo Rinascimento, datati 1581, meritano attenzione nella cappella detta di San Servasio o San Salvano.
Piatti Tipici

Produzioni alimentari
pesche, pere, susine, albicocche.

Produzione di vini
Tra i vitigni rossi coltivati nel Roero, il barbera, insieme con il nebbiolo, è non solo quello più diffuso, ma anche il più ricco di potenzialità. Quando coltivato e vinificato con le giuste cure, il barbera del Roero (che rientra nella d.o.c. Barbera d'Alba) riesce a esprimere una componente fruttata, dolce e seducente, che difficilmente la Barbera d'Alba prodotta nelle Langhe, e ancora meno la Barbera d'Asti, riescono ad esprimere. E i primi ad avere creduto nelle potenzialità di questo vitigno sono stati proprio i vignaioli di Castellinaldo, che addirittura hanno creato per la loro Barbera un disciplinare di produzione più restrittivo di quello imposto dalla d.o.c. Barbera d'Alba. In particolare, questo regolamento prevede una resa di uva per ettaro di 80 quintali (lo stesso limite imposto per le d.o.c.g.), una densità minima di 4000 piante per ettaro e un periodo di invecchiamento fino al 31 dicembre dell'anno successivo alla vendemmia (di cui almeno 6 mesi in piccole botti di rovere e 3 mesi in bottiglia). D'ora in poi, quando troverete la dicitura Castellinaldo sull'etichetta di un Barbera d'Alba, saprete dunque che cosa significa. Vedi anche i comuni di Canale, Govone, Guarene, Montà d’Al­ba, Monteu Roero, Priocca, Santa Vittoria d’Alba, Santo Stefano Roero e Vezza d’Alba.



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