AREE DI PRODUZIONE DEL VINO

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I comuni  i vini


Roero
Le colline del Roero costituiscono le ultime propaggini occidentali di quelle astigiane. Ora morbide e tondeggianti, ora impervie, si allungano inseguendosi sulla sinistra del fiume Tanaro.
La natura primordiale e selvaggia di flora e fauna unita alla prorompente bellezza delle "Rocche" rendono quest'area tra le più incontaminate del Piemonte. Il Roero e le Langhe, circa 150.000 anni fa, costituivano un solo territorio. Si suppone che, (fra 150.000 e 220.000 anni fa) con il passare dei millenni le erosioni dei grandi fiumi ne modificarono la struttura al punto da dividere il Roero dalle Langhe.
I fiumi Tanaro e Stura confluivano verso Nord in direzione di Carmagnola. Si ritiene che durante una fase di piena (allora molto frequenti), forse per straripamento, il fiume Tanaro deviò il suo cammino, abbandonando il vecchio corso. Questo cambiamento rivoluzionò la morfologia del territorio lasciandone una vistosa testimonianza proprio con le "Rocche", spaccati di roccia createsi sul displuvio.
Il territorio comprende 24 paesi di cui uno in provincia di Asti (Cisterna), più una parte del territorio Albese situato sulla sinistra del Tanaro. L'ambiente fu interessato da precoci insediamenti preistorici confermati da alcuni ritrovamenti.
Alla capillare colonizzazione romana seguì poi il passaggio di Longobardi e Franchi di cui rimangono sporadiche tracce nella toponomastica, nelle dedicazioni santoriali ed in alcuni cognomi. Poco documentate leggende ricordano le scorribande dei saraceni provenzali, certamente presenti nella vicina Alba.
Il nome Roero ha sostituito l'antica denominazione di "asteggiana" ("astixium" in latino medievale) ed è derivato dal secolare dominio che esercitarono su queste terre i Rotari poi Roero, nobile famiglia ghibellina di banchieri astesi già operante nel dodicesimo secolo e tuttora presente nel ramo dei conti di Monticello e (per discendenza femminile) nei Provana di Collegno, conti di Guarene. Il Roero rimase spesso coinvolto nelle guerre tra Francia e Spagna e per anni subì saccheggi e distruzioni.
Il '700, nonostante le varie controversie, si rivelò un secolo molto attivo. Restauri, ricostruzioni e modifiche in stile barocco piemontese trovano conferma nei castelli, negli edifici e nelle molte chiese: una autentica ricchezza originata da un passato millenario.
Girovagando da un paese all'altro, lo sguardo si perde in un mosaico di borghi medioevali, splendidi castelli e torri, verdi colline dove si intrecciano frutteti, noccioleti, zone boschive e vigneti.
Il Roero è una terra dalle molte risorse economiche: qui si producono i vini più rinomati, Arneis, Roero, Nebbiolo, Moscato, Dolcetto e Favorita. La fertile vallata del Tanaro, da Bra a Govone, è terra di ortaggi; e ancora le pere "Madernassa" di Vezza d'Alba, gli asparagi di Montà, le castagne della varietà "Madonna" dei paesi delle Rocche, il miele, i funghi...
A Baldissero e Sommariva Perno predomina la coltivazione della fragola che ben si adatta ai terreni sabbiosi di medio impasto. Le foto aeree risaltano un paesaggio composto da ordinati quadri, quadrettini, rettangoli, lingue di terra e verdi colline dove si intrecciano vigneti, frutteti, noccioleti e zone boschive preziose per flora e fauna.
Non si deve dimenticare che questo è frutto della fatica e del lavoro dell'uomo, così attento e così capace di trasformare un orto in un vigneto, un vigneto in un frutteto, un frutteto in un campo.
Tutto questo si scopre in una terra che non è soltanto colore, ma profumo e storia posata nel tempo. Terra che a primavera sboccia in un'incantevole fioritura, per trasformarsi in una armonia di colori e sfumature di autunno.


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