La Storia Del Cioccolato - Il Cioccolato A Torino


Il Cioccolato A Torino

In Piemonte il cacao viene portato dal Duca Emanuele Filiberto di Savoia, generale degli eserciti spagnoli proprio sotto l'imperatore Carlo V. La diffusione della nuova bevanda nei salotti della nobiltà subalpina avviene in seguito al matrimonio illustre fra Caterina, figlia di Filippo IL di Spagna, con Duca Carlo Emanuele I, figlio di Emanuele Filiberto di Savoia, nel 1587.

1678- Bisognerà però aspettare quasi un secolo perché il cioccolato "esca" dalle corti e dai salotti dei nobili. E' infatti del 1678 il primo brevetto di casa Savoia che autorizza Giò Battista Ari, capostipite della dinastia dei "cicòlaté d'Turin", ad esercitare l'arte del cioccolataio e a "vendere pubblicamente la ciocco/ata in bevanda per anni sei prossimi dalla data della presente". A lui seguirono altri cioccolatieri. Il capoluogo piemontese diventa un fondamentale punto di riferimento nella storia dell'espansione europea del cioccolato. Qui si sviluppa un rafflnatissimo artigianato per la lavorazione delle fave del cacao e la loro utilizzazione e verso la fine del XVII secolo è considerata la capitale del cioccolato. Se ne producono 350 Kg al giorno e si esporta in Austria, Svizzera, Germania e Francia.